Scuola secondaria di primo grado Poliziano

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Tutti insieme per crescere meglio! Buone pratiche alla scuola Poliziano

Si sente spesso parlare di scuola partecipata, una scuola cioe' dove le componenti essenziali, gli alunni, i docenti, i genitori, discutono insieme sui modi per costruire un percorso di apprendimento efficace e inclusivo fondato su un clima di cooperazione. Piu' difficile e' la realizzazione di momenti di incontro che consentano lo scambio costruttivo di opinioni.

Un esempio, ben riuscito, di condivisione, ci sembra quello proposto alcune settimane fa in una classe seconda della Scuola Media Poliziano.

Di fronte ad una classe che presentava problematiche sia strettamente didattico-disciplinari che di socializzazione in senso piu' ampio, si erano messi in atto i metodi “tradizionali” come i richiami agli alunni, le comunicazioni a casa, la convocazione delle famiglie piu' direttamente interessate. Non avendo ottenuto i risultati sperati, d'accordo con i Rappresentanti di classe, si e' pensato di convocare una assemblea, dove fossero presenti alunni, genitori e docenti e dove sperimentare un approccio diverso alla situazione.

L´incontro si e' svolto nei locali della scuola dove era stato organizzato un role-play, cioe' una simulazione di quanto avviene in classe rappresentato attraverso uno scambio di ruoli. Alcuni genitori hanno assunto il ruolo dei docenti, i docenti quello degli alunni, e gli alunni quello degli osservatori, insieme agli altri genitori. Lo scambio di ruoli aiuta i partecipanti a divenire consapevoli delle dinamiche e degli atteggiamenti che portano a una situazione che “non funziona”. Siamo convinti che la sensibilizzazione sulle problematiche della classe sia, infatti, perfettamente riuscita, e un riscontro immediato si e' avuto nella fase successiva di riflessione che e' stata estremamente ricca e stimolante. Gli alunni per primi, e poi anche le altre componenti della classe, hanno indicato con precisione le problematicita' di cio' che era stato rappresentato, (il cio' che funziona e cio' che non funziona riassunto sui cartelloni poi appesi nell'aula), ma soprattutto hanno cercato la risoluzione dei problemi attraverso una elaborazione condivisa dal gruppo-classe, dove tutti hanno trovato spazio per esprimere e ascoltare opinioni e idee su come creare un rapporto costruttivo e collaborativo.

Al di la' di quelli che saranno i risultati successivi, siamo certi che questo incontro sia stato un momento educativo importante, un' occasione per imparare a superare i problemi insieme, per imparare a pensare insieme, per crescere insieme.

Ci auguriamo sinceramente che da questo episodio possa nascere una buona pratica per “stare bene a scuola”.

Il Consiglio di Classe

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