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Gentili Famiglie

Un’altra settimana è trascorsa, nella preoccupazione per i propri cari e per il lavoro, nello sgomento per il numero delle vittime e dei contagi.

Per la scuola sono stati giorni di mutamenti (che tristezza andare ieri l'altro per le scale e i corridoi vuoti della Matteotti!).

Uno - riguardante l’assetto organizzativo delle mansioni del personale di segreteria e dei collaboratori scolastici – ha visto di fatto la chiusura dei plessi (con una parziale eccezione il lunedì), anche se non delle attività amministrative che vengono esercitate “da remoto”. Per inciso, sin dall’inizio dell’emergenza, si è fatta molta confusione tra “sospensione delle attività didattiche” e “chiusura delle scuole” - espressione spesso adottata dai mezzi di informazione per esigenze di sintesi, ma che non restituiva esattamente la realtà - una distinzione che interesserà a pochi, ma che, ai fini della vita scolastica, ha una sua significatività. La quasi totalità degli istituti del territorio si è mossa verso soluzioni analoghe, stante una produzione normativa che in modo sempre più stringente spinge in direzione della limitazione della presenza del personale negli uffici, nonché della mobilità dello stesso, ai fini della tutela del diritto alla salute. Per questo  motivo, i servizi al pubblico debbono essere garantiti con modalità telematica, sì da escludere o limitare il più possibile la presenza fisica delle persone negli uffici e negli edifici. In caso di necessità, quindi, inviate le Vostre richieste tramite posta istituzionale, ordinaria o certificata, specificando nell’oggetto l’argomento della Vostra comunicazione, alla quale riceverete risposta. Ripeto, il personale – che è in costante contatto al suo interno, oltre che con il personale docente, la Dsga e il sottoscritto, telefonicamente, telematicamente e tramite riunioni video - è al lavoro, ma non può effettuare un servizio di ricevimento al pubblico.

L’altra novità è stata rappresentata dall’avvio di un orario “digitale”, inteso, come avevo scritto, a proporre una maggiore strutturazione dell’offerta didattica rispetto a quella posta in atto nei primi giorni. E’ curioso osservare come, non appena si ritiene di aver messo un punto di soluzione di un problema, ci si renda conto che esso è in realtà solo il primo passo verso una moltitudine di nuove questioni da affrontare, dipendenti peraltro proprio dalla soluzione adottata. Del resto, gli ostacoli esistono proprio per essere superati e garantire, in un certo senso, la prosecuzione dell’azione.

Per affrontare tali dinamiche, stiamo procedendo con i docenti ad un’analisi dell’orario, nell’intento di ricalibrarlo e renderlo più omogeneo, ad una riflessione su una serie di temi che, dilatandosi nel tempo la prospettiva del rientro a scuola, sono destinati ad acquistare sempre più rilievo (la valutazione, per fare solo un esempio, ma se ne potrebbero citare molti altri), ad un’indagine circa le criticità emerse dalla pratica della didattica a distanza. Ci vorrà del tempo: Vi verrà comunque diffusa la relativa informazione in merito. Aggiungo anche che stiamo procedendo ad una formazione on line per soluzioni digitali.

Su due aspetti in particolare mi vorrei soffermare.

Il primo attiene ad un rilievo per così dire regolamentare. E’ davvero causa di sconcerto e amarezza (verrebbe da dire sconforto, ma sarebbe dare eccessiva soddisfazione a chi non la merita) che, in un momento tanto difficile, considerando anche tutto l’impegno profuso, vi sia chi assuma comportamenti scorretti (quali, ad esempio, la diffusione di immagini o audio, senza il consenso degli interessati, il che, ancora non si è capito, incredibile a dirsi, è illegale): chiedo la massima collaborazione da parte delle Famiglie per aiutarci a far passare questo messaggio. Così come raccomando ancora - tanto che Rigoletto potrebbe a ragione esclamare che dell'usato più noioso voi siete, a me riferendosi – l’invio della liberatoria, per accedere alle lezioni. All’uopo la Segreteria prenderà contatto in questi giorni con alcuni genitori per situazioni non ben definite.

L’altro riguarda il ruolo preziosissimo svolto dai rappresentanti di classe e dalle famiglie nell'essere d’aiuto a chi, in questa situazione, rischia di essere marginalizzato: sono state riferite molte iniziative per correre in soccorso di quanti sono nelle più svariate difficoltà. Un ringraziamento di cuore. Il Governo ha stanziato allo scopo delle somme, che speriamo siano disposte in tempi brevi.

Ora non mi resta che congedarmi dai miei “venticinque lettori”.

Non credo sia difficile capire perché viene sempre in mente il Manzoni, con la speranza che la fine della narrazione non sia tarda.

Il dirigente scolastico

Alessandro Bussotti

 

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