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Non scholae, sed vitae discimus (Seneca)

Nella sua storia il nostro paese ha vissuto molti periodi difficili. Ma in tempi recenti, ancorché segnati da un diffuso clima di incertezza e smarrimento di punti di riferimento, non si ha memoria di  una fase così ardua.

Probabilmente, grazie al progresso, in specie della tecnologia, nutriamo la percezione – la pretesa? - l’ambizione? - di riuscire a tenere costantemente sotto controllo la realtà: l’esempio offerto dagli strumenti digitali ne è una prova. Di fatto, si tratta della sovrapposizione di una nostra esigenza sulla “vita vissuta”, che è poi quanto di più mobile e sfuggente per definizione esista.

L’impressione come di ottundimento e di restringimento dell’orizzonte che ci imprigiona in questi giorni è una forma di difesa dall’ansia (ma anche una conseguenza di questa) che la riconosciuta impossibilità di dominare ciò che ci circonda produce.

Nel divenire degli eventi sta la soluzione, non sappiamo quanto distante. Un contributo al suo raggiungimento potrà essere dato da ognuno, anche se il traguardo ci trascende – per ora – tutti.

Andando a discorrere di un piano più pratico – per l’apporto che la scuola può fornire – dopo una prima fase interlocutoria, si rende opportuno tentare di addivenire ad uno stadio più strutturato rispetto a quello sinora adottato.

Perciò, in questi giorni ci siamo organizzati per procedere  all’attuazione di alcune strategie, sintetizzabili, in termini molto semplici, nel ricorso alle funzionalità del registro Spaggiari, anche andando oltre la pubblicazione di materiale didattico, al fine di creare delle aule virtuali. Il registro sarà integrato dall’uso di altre piattaforme, che ne completino le funzioni (vedi istruzioni per Google Meet), oppure alle quali si debba ricorrere, nel caso Spaggiari non regga l’urto. Le scelte possibili sarebbero innumerevoli, ma è stato necessario giungere ad un determinazione degli strumenti da usare per evitare di muoversi in ordine sparso, con conseguenti difficoltà – di cui non abbiamo bisogno - per tutti, docenti, allievi, famiglie.

Sarà tutto compiutamente funzionante? Insincero il crederlo, temiamo. L’azienda fornitrice del servizio, come sappiamo, è costantemente sotto pressione per le richieste ricevute, per cui vi è ragionevolmente da attendersi che scaturiscano problemi tecnici. Purtroppo una prima dimostrazione l’abbiamo avuta in questi giorni, con esiti pesanti, ad esempio per quanto riguarda la richiesta di liberatorie, che il sistema – bontà sua - inoltra ai docenti, ma non a tutti i genitori. Il risultato è che – con l’eccezione dell’Infanzia, che segue procedure diverse – le famiglie stanno inviando (o tentando di inviare) i documenti alla casella di posta istituzionale, con conseguente sovraccarico, per evitare il quale la Dsga Forconi in questo fine settimana sta lavorando costantemente.   I problemi che si verificheranno andranno affrontati rivedendo la situazione in corso d’opera. Infine, v’è da tenere presente, che siamo stati tutti catapultati in una dimensione ignota ai più (e non mi riferisco solo alla didattica digitale).

Di qui, l’altra domanda. Saremo riusciti ad adottare le soluzioni più funzionali? Sarebbe presuntuoso il solo pensarlo. Peraltro, come diceva Cartesio, in attesa di una “morale” (ossia di regole di comportamento) certa, ne dobbiamo adottare di provvisorie, perché non è pensabile di agire senza norme e perché è preferibile muoversi in una direzione, che prima o poi condurrà alla conclusione, piuttosto che disperdersi in un’infinità di altre. D’altra parte, anche la riflessione sugli strumenti da impiegarsi non può protrarsi senza fine, in attesa della perfettibilità: occorre ad un certo momento, attuare ciò che si è disposti a fare. Altrimenti, come ricordava Hegel, saremmo come quello scolastico che voleva imparare a nuotare, senza correre però il rischio di immergersi nell'acqua.

Nello specifico e molto in sintesi, per tacere degli aspetti più di dettaglio, dei quali ci stiamo occupando con i docenti, le attività “a distanza” si terranno:

  • Per la Secondaria, in orario 9.00 – 12.00, dal lunedì al venerdì. Può essere che un docente fissi la sua lezione in altra ora, al di fuori della fascia indicata, appartenente comunque a quelle che sono nel suo orario (ad esempio, nel caso abbia sempre lezione, nella stessa classe, alla prima o alle ultime due ore).
  • Per la Primaria, nel medesimo orario 9.00 – 12.00, secondo le modalità ritenute più adeguate all’età degli allievi.
  • Per l’Infanzia, si seguirà la medesima impostazione di cui al punto precedente, senza vincoli orari.

La durata delle lezioni (che comporta per i docenti una mole di lavoro molto superiore rispetto a quella tradizionale) sarà indicativa, per il semplice motivo che la didattica a distanza non potrà essere ovviamente sostitutiva di quella in presenza. Per questo, cercheremo di porgere attenzione agli allievi, per una serie di motivi, che sono più fragili. Per gli alunni diversamente abili, fondamentale è l’interazione tra famiglie e i docenti di sostegno.

Alle famiglie chiediamo il rilascio della liberatoria, possibilmente tramite bacheca di Spaggiari (se visibile), altrimenti mediante invio all’indirizzo all'indirizzo istituzionale Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (in minuscolo, fare attenzione alla “elle”). Chiediamo anche l’invito a far presente ai propri figli di non diffondere materiali, senza il consenso dell’insegnante, e di seguire l’assegnazione dei compiti (e magari anche di svolgerli), necessaria per il conseguimento e il recupero degli apprendimenti.

Si ricorda che per frequentare le lezioni sulla piattaforma Meet Google è necessario essere in possesso di un account gmail.

Alla Secondaria, gli alunni inizieranno a connettersi cinque minuti prima della lezione, in modo da non essere di disturbo a docenti e compagni con inserimenti successivi rispetto all’inizio stabilito (quindi suggerirei di non replicare digitalmente quanto accade fisicamente al mattino). Chi perseverasse in ritardi e comportamenti scorretti, riceverà un richiamo scritto da parte del docente. Gli insegnanti annoteranno sul registro elettronico sia l’argomento delle lezioni svolte, sia le presenze degli alunni, per cui si raccomanda la massima partecipazione, salvo caso di irrisolvibili impedimenti.

I docenti vigileranno sulla corretta fruizione degli spazi creati su Google Meet solo ed esclusivamente  durante le proprie ore di lezione e non saranno responsabili in alcun modo di quanto accada all’interno di essi in altro momento.

I compiti saranno annotati sull’agenda di classe, secondo il consueto orario scolastico (o eventuali variazioni).

Per qualsiasi necessità, le famiglie potranno contattare direttamente gli insegnanti tramite l’indirizzo di posta elettronica da questi fornito. In ogni caso, si raccomanda di consultare costantemente l’agenda di classe quale strumento di comunicazione generale da parte dei singoli insegnanti.

Un ringraziamento particolare va ai Rappresentanti dei genitori, che in questi giorni hanno svolto un ruolo prezioso di intermediari tra le famiglie ed i docenti, ed il cui supporto, in cui confidiamo, sarà necessario  per l’attuazione di quanto implementato.

Nella consapevolezza che le famiglie versano  in gravi difficoltà - tra le altre, di gestione dei figli, degli spazi, degli strumenti, ... un ringraziamento a Voi tutti.

                                                                                  Il Dirigente Scolastico

                                                                                              Alessandro Bussotti 

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