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Alle allieve (auguri per domani!) e agli allievi,

Alle Famiglie (anche qui auguri alle signore),

rivolgo un caro saluto.

Vorrei precisare che il ricorso al messaggio non vuol essere una maldestra imitazione di analoghe forme di comunicazione, di ben altro tono e livello, ma solo un modo per metterVi al corrente circa un argomento che Vi sta a cuore, la didattica a distanza.

Comprendiamo l’impazienza di essere informati – specialmente in una civiltà della comunicazione rapida come la nostra – ma riteniamo anche che la conoscenza non possa prescindere  da una ponderata e partecipata riflessione.

Come sapete,  il DPCM del 4 marzo, approvato nella tarda serata dello stesso giorno,  dispone circa l’attivazione “per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole [di] modalità di didattica a distanza”.

A questo proposito, credo opportuno sottolineare tre coordinate, entro le quali inserirò il mio intervento:

  • E’ naturale che, nella presente situazione, la cosiddetta “didattica a distanza” - la cui realizzazione richiederebbe altri tempi, organizzazione e modalità - non possa essere considerata pienamente sostitutiva della didattica in presenza a scuola. Può essere piuttosto intesa come un mezzo per tentare di ovviare – almeno in parte - ai vincoli imposti dall’emergenza.
  • Di qui, per riempire di senso quello che rischia altrimenti di essere solo uno slogan vuoto, è ed è stata necessaria una fase di organizzazione e riflessione (peraltro non esaurita) per evitare improvvisazioni e nell’intento di garantire la maggiore omogeneità di comportamenti, anche qui per quanto possibile.
  • Al riguardo, alcune indicazioni hanno iniziato ad essere diffuse nelle scuole, successivamente al decreto.

Parto da qui per dirVi come ci stiamo muovendo.

In questi giorni, abbiamo valutato e stiamo prendendo in considerazione una serie di opzioni di modalità educative, anche ricorrendo a webinar di formazione, consultazione di siti specializzati, etc…, dotandoci di istruzioni operative.

In tempi non sospetti, nelle settimane scorse, l’Istituto aveva attivato il percorso di iscrizione a Google Suite for Education, una piattaforma in cloud, che potenzia gli strumenti ed i canali di comunicazione tra docenti, docenti-studenti e studenti-studenti. Le procedure sono state completate e si rende necessario solo l’acquisizione delle liberatorie da parte delle famiglie, per ragioni di riservatezza. Purtroppo, per l’evolversi della situazione, non è stato possibile rispettare le tempistiche previste e l’operazione è da completarsi.

Allo stato attuale, ciò che appare più ragionevole è partire dalle strategie più facilmente percorribili, soprattutto utilizzando le risorse già a disposizione e le pratiche sin qui adottate.

La procedura più immediatamente disponibile e fruibile, è, a nostro avviso, rappresentata dal registro elettronico Spaggiari, tramite le funzioni Didattica, Agenda, Compiti, che possono offrire strumenti che permettano agli allievi di consolidare e recuperare quanto sinora svolto e – laddove possibile (e sempre non lo sarà) – di entrare in contatto con temi e argomenti, che saranno poi ripresi e trattati al rientro, con l’auspicio che questo possa realmente avvenire tra poco più di una settimana. Per questo si raccomanda la consultazione dell’applicazione ClasseViva - in particolare per la Secondaria - per verificare la presenza di nuovo materiale disponibile e di attività da svolgere.

E’ noto che - al di là di quanto recita il decreto – la didattica è un ambito di cui è titolare il corpo docente, organo titolato ad individuarne, nella sua autonomia, le procedure più idonee per l’attuazione, che verranno comunicate nelle forme ritenute più opportune, sulla base di quanto  i docenti stessi, dopo questa fase di preparazione e riflessione, stabiliranno nella giornata di lunedì, anche ponendo attenzione riguardo alle situazioni di alunni in maggiore difficoltà.

D’altra parte, siamo consapevoli – come sopra si diceva - che tali strumenti rappresentino appena un parziale sostitutivo della didattica in classe e solo un inizio, specialmente se,  come possibile, l’emergenza e la sospensione dovessero protrarsi nel tempo.

Di qui l’esigenza di studiare ancora altre forme di comunicazione, nella consapevolezza che esse debbano e possano peraltro essere concretamente fruibili da parte delle famiglie, le cui singole situazioni sono inevitabilmente assai variegate.

La scuola non svolge solo un’azione educativa, ma indubbiamente ha anche un ruolo di facilitatore (almeno, si spera!) nell’organizzazione dei ritmi della vita lavorativa e familiare: di qui un pensiero alla difficoltà certamente da Voi affrontate nella gestione dei figli, soprattutto dei più piccoli (non ci siamo dimenticati della Scuola dell’Infanzia, solo che ci siamo concentrati per ora sulla scuola dell’obbligo).

Come mio personale contributo – perdonatemi se un po’ irriverente – consiglio la lettura, rigorosamente “a distanza”, ma anche cartacea, perché no! – di un breve racconto di Asimov, Chissà come si divertivano¸ reperibile ad esempio, in una versione semplificata, al link

https://www.mondadorieducation.it/risorse/media/secondaria_primo/italiano/giallo_rosso_blu3_laf/testi_audio_sfo/chissa_come_si_divertivano/come_si_divertivano.pdf

(in alternativa, è sufficiente digitare su un motore di ricerca “Asimov, Chissà come si divertivano”), tenendo bene a mente il racconto, quando non si vuole andare a scuola.

Concludo – se non Vi siete già appisolati nel mentre – ringraziando sentitamente, per la loro professionalità: i docenti, per l’intento (di cui sopra si è detto) di garantire un ponte verso la normalità e il personale Ata, il quale presta servizio nelle due sedi. I collaboratori si sono prodotti in un’importante opera di pulizia, gli assistenti amministrativi stanno mandando avanti le procedure di gestione ed amministrazione (non è vero che durante la sospensione delle attività didattiche il lavoro diminuisca). Tra l’altro è davvero triste smontare tutto quanto si era sinora costruito (uscite didattiche, viaggi di istruzione, iniziative, …).

Si ribadisce l’invito all'utenza, docenti e genitori, a recarsi presso gli uffici di Segreteria unicamente negli orari di apertura previsti  e solo se strettamente necessario, prediligendo le modalità telematica o telefonica per le richieste di informazione e/o comunicazioni.

In questa fase, voglio rivolgere un ringraziamento particolare (non si offendano gli altri), alla Dsga Lucia Forconi, sempre vitalmente in azione, alle collaboratrici del ds, docenti Conte e Cancedda, per la loro presenza insostituibile, alle docenti Lagi, Gnozzi, Romagnoli, per l’inesausta disponibilità, alla maestra Paoli (non solo per i suoi biscotti). Mi scusino coloro che sono stati dimenticati.

In conclusione, per gli allievi (più grandi) se fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.

Chi l’ha detto? Ma non guardate su Google, sennò troppo facile!

Un buon fine settimana di riposo, se possibile

Il dirigente scolastico

Alessandro Bussotti

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