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Il Ministero dell’Istruzione riporta nel suo comunicato stampa del 6 aprile che Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera oggi al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020. Provvedimenti che tengono conto dell’emergenza coronavirus. Il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per poi essere convertito dal Parlamento.

Nello specifico, per quanto riguarda (si citano stralci):

Esami di Stato della Scuola secondaria di I grado: Il decreto prevede che il Ministero possa, con provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’Esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato. Altrimenti si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti. In ogni caso ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.

Ammissione all’anno successivo: Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. Non ci sarà ‘6 politico’. Congelato’, per quest’anno, il meccanismo dei debiti alla secondaria di II grado. All’inizio di settembre, infatti, invece degli abituali corsi di recupero delle insufficienze, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, dalla primaria fino alla classe quarta del secondo grado, recuperare e integrare gli apprendimenti: ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, potrà essere recuperato/approfondito all’inizio del prossimo. Ci sarà particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali.

Riguardo all’avvio del nuovo anno, il decreto consente al Ministero di raccordarsi con le Regioni per uniformare il calendario di avvio delle lezioni.

E per quest’anno scolastico?

Come sapete, a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile, le misure già in atto sono prorogate al 13 aprile 2020. Tuttavia, si affollano voci di riapertura delle scuole ai primi di maggio o alla metà di questo mese o direttamente a settembre per il prossimo anno scolastico. Tra pochi giorni ne sapremo di più. 

Nonostante la sospensione delle attività didattiche, il calendario scolastico non ha subito variazioni e pertanto, nel periodo tra il mercoledì 8 e il mercoledì 15 compresi, le attività a distanza sono sospese, fatta salva la facoltà dei docenti di procedere all’assegnazione di consegne didattiche.  Si ricorda inoltre che la prossima settimana, la sede Matteotti sarà contattabile telefonicamente per informazioni (dalle ore 8.30) il giorno giovedì 16 aprile.

Privi di un certo orizzonte temporale di medio periodo, è difficile programmare per il futuro. La direzione verso la quale ci stiamo indirizzando è quella di un’organizzazione che abbini ad un nucleo stabile, rappresentato dall’orario mattutino (e, per gli allievi dell’indirizzo musicale, anche pomeridiano), assetti di maggiore flessibilità (ad esempio, per quanto concerne verifiche programmate), secondo le indicazioni che, in base ad un criterio di efficacia, i docenti daranno di volta in volta.

E’ arrivato infine – se non Vi siete già disconnessi - il momento degli auguri.

Il termine può suonare improprio, perché fuori luogo suona il senso del festeggiamento, per le note circostanze, nonché quello della vacanza, data la percezione di un’immersione senza interruzioni in una sorta di presente permanente. Al contrario, nella difficoltà del momento, gli auguri valgono per tutti, credenti e non, affinché scorra questo periodo che si auspica di transizione, di passaggio, verso una fase nuova.

Peraltro, è difficile ipotizzare che tutto possa tornare come è stato, mentre probabilmente vivremo in un mondo diverso.  Scrive Yuval Harari  “… dovremmo chiederci non solo come superare la minaccia immediata, ma anche che tipo di mondo abiteremo una volta che la tempesta passerà. […] Avanzano rapidamente i processi storici. Le decisioni che in tempi normali potrebbero richiedere anni di deliberazione vengono prese nel giro di poche ore. Le tecnologie immature e persino pericolose vengono messe in servizio, perché i rischi di non fare nulla sono maggiori. Interi esperimenti sociali su larga scala servono interi paesi. Cosa succede quando tutti lavorano da casa e comunicano solo a distanza? Cosa succede quando intere scuole e università vanno online? In tempi normali, governi, aziende e consigli scolastici non accetterebbero mai di condurre tali esperimenti. Ma questi non sono tempi normali”.

Nella consapevolezza che la cosiddetta “normalità” non è poi così scontata, alle allieve e agli allievi, alle famiglie, al personale docente, educativo e ata, rivolgiamo i migliori auguri affinché i prossimi giorni siano il più possibile lievi e sereni.

Il dirigente scolastico

Alessandro Bussotti

P.S.

Il Ministero dell’Innovazione Tecnologica ha avviato una campagna di “solidarietà digitale” (vedi al link: https://innovazione.gov.it/coronavirus-solidarieta-digitale-in-tutta-italia/), invitando le aziende attive nel web a rendere maggiormente accessibili i loro servizi digitali. Nella pagina dedicata alla Solidarietà digitale (si veda al link https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/) è riportato l’elenco delle numerose aziende che hanno aderito all’iniziativa.

Interessanti anche le offerte relative all’aumento della disponibilità di giga per la connessione alla rete internet da parte dei principali gestori di telefonia mobile (per i quali si rinvia ai rispettivi siti).

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